Chiose alla cantica dell'Inferno di Dante Alighieri
Book Excerpt
Male erano ispirati coloro che alle _Chiose_ dello scrittore, cui era consigliata tanta prudenza, chiedevano, come oggi si dice, le _indiscrezioni_ di uno stemperato cronista. La forma delle _Chiose_ apparisce un po' grezza, ispida se vuolsi, con l'arida impronta di altre prose scolastiche in quel tempo: vi ricorron penose
circonlocuzioni, i periodi vanno alquanto intralciati, v'è una certa sconnessione e spesso la sintassi è zoppicante. Ciò, specialmente, nella prima versione. E da tali sconci molti furono turbati e sentenziarono che non si trattava di un lavoro originale, ma bensì di una cattiva traduzione dal latino. Altri sollevarono dubbi perfino su la autenticità di tale scrittura.
Ma un uomo di gran sapere, lo Scheffer-Boichorst, fu il primo a dimostrare di quanto rilievo