Ugo: Scene del secolo X
Ugo: Scene del secolo X
Book Excerpt
d'armi. Su quello adunque che c'era non so chi osasse
scuotere una lancia adorna di una banderuola di ribellione: a quei
tempi le idee manco sottomesse di un valentuomo si pagavano a
slogature di membra, a flagellazioni da ebrei, a carezze d'aguzzino: e
dico poco; lascio le scuri, le forche, e i quattro cavalli per gli
squartamenti.
Messer Adalberto fece atto da padrone, riconfermando i feudi e ricevendo con bieca superbia l'omaggio. Se non che, siccome da desiderio nasce cupidigia, comandare su quello che si ha è molto, poter comandare su quello che si vorrebbe avere è moltissimo: il cavaliero guardò le armi del padre sepolto, e disse:--Quello scudo egli adoperò quando mosse al castello di Baldo. Quel petto ebbe le falde smagliate dalla lancia di Aginaldo. Su questa sella messere passò vittorioso sui ponti dei nemici!
Guardò le sue armi: lucentissime nei giuochi di guerra e nel giorno della festa, quelle non erano da cavaliero: buone solo per chi avesse speroni d'argento. L'armatura che si sogna nelle
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