L'Immorale
Book Excerpt
Paolo Érmoli si scosse d'un tratto. Aperse quanto poteva gli occhi, li fissò un po' turbato in volto al servo.
--Signore, sono le dieci!--disse Enrico, impassibile come un'erma.
--Le dieci?--Paolo chiese senza capire.
--Le dieci,--ripeté il servo.
Paolo Érmoli si fregò gli occhi con un moto infantile, si stirò un poco le membra ancor torpide, poi, come un ricordo lieto gli fosse balenato nel pensiero, sorrise ed esclamò allegramente:
--Via, apri le finestre e lascia entrare un po' d'aria.
Pronunziò queste parole con una così schietta espansione, come volesse dilatare i polmoni a un libero respiro in un'aria fresca e salubre per un istintivo bisogno di forte vitalità.
Enrico obedì prontamente; schiuse le vetrate, spalancò le persiane e un nembo di polvere d'oro precipitò nella camera. Il mattino d'aprile, tepido e chiaro (era il sabato santo), ostendeva al g